In difesa dell'omeopatia
Il 31 dicembre 2001 scadranno le autorizzazioni rilasciate dal Ministero della Sanitá ai medicinali omeopatici presenti sul mercato italiano.
Il 31 dicembre 2001 scadranno le autorizzazioni rilasciate dal Ministero della Sanitá ai medicinali omeopatici presenti sul mercato italiano. Mancano infatti a tutt’oggi le norme che ne avrebbero dovuto regolamentare la commercializzazione, a seguito della Direttiva CEE del 1992 che, negli altri Paesi Europei, ha avuto da tempo favorevole accoglienza. Il risultato di tutto ció potrebbe essere che i 10.000 medici prescrittori e i 6 milioni di cittadini italiani che secondo la recente indagine Doxa si rivolgono alla medicina omeopatica e antroposofica, potrebbero essere discriminati e privati di medicinali di uso ormai consolidato e sicuro. Le conseguenze sul piano sociale avrebbero un impatto fortemente negativo in quanto: a) aumenterebbe il ricorso a medicinali importati per vie non ufficiali, b) i cittadini italiani sarebbero discriminati rispetto ai cittadini di altri Stati dell’Unione Europea, in cui tali medicinali sono regolarmente registrati e/o autorizzati da decenni, c) verrebbe meno la continuitá di prassi terapeutica per i pazienti abituati all’utilizzo di questi medicinali. Il Comitato per la difesa dell’Omeopatia Italiana sta quindi sollecitando i 6 milioni di cittadini italiani che utilizzano i farmaci omeopatici a inviare delle cartoline al Ministero della Sanitá per indurlo a prendere provvedimenti. Migliaia di cartoline sono giá arrivate al Ministro, ma al momento non ci sono ancora segnali positivi. Scrivete!
Fonte: La redazione