Fitoterapia, integratori vitaminici, massaggio, agopuntura: cure naturali che possono aiutare le persone con Hiv a convivere meglio con la malattia. A sostenerlo é la Lila, Lega italiana per la lotta all'Aids, che oggi a Roma presenta in un convegno i risultati del progetto Electhiv 2, ricerca condotta in sette Paesi europei sull'impiego delle terapie non convenzionali nella cura dell'Aids. Lo studio, commissionato da Ue e Istituto superiore di Sanitá, ha prima coinvolto un campione di oltre duemila sieropositivi per "quantificare" il ricorso all'altra medicina e alle cure naturali, e poi ha indagato motivazioni e aspettative degli utilizzatori. E i dati emersi sono assai significativi. A fronte del 40,7 per cento delle persone colpite da Hiv che si cura seguendo solo la terapia convenzionale (cocktail di farmaci antiretrovirali), é salita al 30,5 per cento - e al 41,4 tra chi ha l'Aids conclamato - la percentuale di coloro che si affidano anche alla medicina naturale per lenire i pesanti effetti collaterali della terapia ufficiale: neuropatie periferiche, cioé dolori agli arti e disturbi motori, e lipodistrofia, disfunzione che provoca abnormi accumuli di grasso e modifica la fisionomia. Mentre diminuiscono (12,6 per cento) coloro che ricorrono esclusivamente alla medicina "altra" "La ricerca fotografa un fenomeno in espansione, da indagare scientificamente". "Sono in aumento, anche tra le persone infettate da lungo tempo, coloro che utilizzano la medicina non convenzionale: un terzo dei sieropositivi sostiene di ricavarne dei benefici, ma ignora i rischi e le interazioni delle cure naturali con la terapia ufficiale. Tra gli utilizzatori prevalgono le donne, le persone di livello culturale medio-alto, i single e i residenti in cittá. Senza risparmiare critiche alle case farmaceutiche - accusate di non condurre studi approfonditi sugli effetti collaterali dei farmaci anti-Hiv - la Lila chiede "l'avvio di protocolli di ricerca per far luce sui reali benefici della medicina non convenzionale. Nessuna validazione a priori, quindi: l'associazione auspica la definizione di linee-guida per la corretta applicazione dei trattamenti, una volta accertata l'efficacia. Ma c'é chi paventa nuovi "casi Di Bella". "Anche la tossicitá di queste cure va studiata". "Certi fitofarmaci possono provocare allergie o intossicazioni epatiche". L'impiego dell'agopuntura nella cura delle neuropatie: funziona, mentre la presunta azione immunostimolante degli aghi é inesistente".
Altre sperimentazioni sono in corso per la cura del prurito generalizzato (in sostituzione degli antistaminici), e della lipodistrofia. Ma Carosi raccomanda: "Non enfatiziamo il problema degli effetti collaterali, se non vogliamo spaventare i malati". L'indagine della Lila infatti, segnala che il 16,2 dei sieropositivi non si cura affatto. E spesso proprio per paura della terapia.
Dal Training autogeno all'aromaterapia
Con trattamenti naturali come il massaggio, si possono alleviare i disturbi provocati dai farmaci antiretrovirali.
La ricerca coordinata dalla Lila si é svolta in sette Paesi (Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Belgio, Spagna e Portogallo) e ha coinvolto piú di duemila persone con Hiv - asintomatici sintomatici e in Aids - tra i 25 e i 45 anni d'etá. Tra chi utilizza le medicine non convenzionali, il 38 per cento assume vitamine e minerali, il 29,5 integratori dietetici, il 25,5 fa ricorso a tecniche di rilassamento mentale, il 18 si affida all'omeopatia. Nella graduatoria della medicina naturale seguono: massaggi (1 7,6), terapie psico-mentali (15,1), agopuntura (12,9), yoga (12), fitoterapia (11,8), aromaterapia (11), erbe cinesi (8,9), pranoterapia (8).
Fonte: La redazione