Mano bionica con la Biomedica
Dal laboratorio al mercato: un arto artificiale viene azionato tramite la mente e i muscoli del polso.
Regno Unito: Dopo essere stata testata a lungo su civili e militari (in particolare veterani della guerra in Iraq che hanno riportato amputazioni) la mano bionica inventata da David Gow – direttore dei servizi per la riabilitazione del National Health Service scozzese (Nhs) – e disegnata e costruita da Touch Bionics è stata infine lanciata sul mercato.
TECNOLOGIA QUASI UMANA – La mano è estremamente funzionale: tutte le dita, pollice compreso, sono mobili e possono essere quindi utilizzate esattamente come quelle di una mano vera. L'arto artificiale viene azionato tramite la mente e i muscoli del polso: in questo modo la persona che la indossa può afferrare e usare qualsiasi oggetto o strumento, anche molto piccolo. In pratica il team di Gow ha ricreato il collegamento tra il sistema nervoso e l'arto artificiale, in modo da consentirne il controllo e il movimento diretto da parte del paziente, senza l'ausilio di altre tecnologie e riuscendo a calibrare con facilità la forza della presa.
MAI PIÙ SENZA – Come spiegato da Gow a Bbc, la tecnologia da lui sviluppata è la prima del genere a entrare ufficialmente sul mercato. «Ciò che fa la differenza è il movimento delle dita, che rende naturale prendere o impugnare ogni genere di oggetto. Qualsiasi attività quotidiana è molto più semplice, per me, ora», ha spiegato Donald MacKillop, uno dei primi pazienti ad aver utilizzato la mano bionica nella fase di test condotta dal National Centre for Prosthetics della Strathclyde University. «Chi usasse questa mano anche solo per un mese, di sicuro non ne vorrebbe più sapere di tornare alla vecchia tecnologia», garantisce lo stesso MacKillop.
Alessandra Carboni
Regno Unito: Dopo essere stata testata a lungo su civili e militari (in particolare veterani della guerra in Iraq che hanno riportato amputazioni) la mano bionica inventata da David Gow – direttore dei servizi per la riabilitazione del National Health Service scozzese (Nhs) – e disegnata e costruita da Touch Bionics è stata infine lanciata sul mercato.
TECNOLOGIA QUASI UMANA – La mano è estremamente funzionale: tutte le dita, pollice compreso, sono mobili e possono essere quindi utilizzate esattamente come quelle di una mano vera. L'arto artificiale viene azionato tramite la mente e i muscoli del polso: in questo modo la persona che la indossa può afferrare e usare qualsiasi oggetto o strumento, anche molto piccolo. In pratica il team di Gow ha ricreato il collegamento tra il sistema nervoso e l'arto artificiale, in modo da consentirne il controllo e il movimento diretto da parte del paziente, senza l'ausilio di altre tecnologie e riuscendo a calibrare con facilità la forza della presa.
MAI PIÙ SENZA – Come spiegato da Gow a Bbc, la tecnologia da lui sviluppata è la prima del genere a entrare ufficialmente sul mercato. «Ciò che fa la differenza è il movimento delle dita, che rende naturale prendere o impugnare ogni genere di oggetto. Qualsiasi attività quotidiana è molto più semplice, per me, ora», ha spiegato Donald MacKillop, uno dei primi pazienti ad aver utilizzato la mano bionica nella fase di test condotta dal National Centre for Prosthetics della Strathclyde University. «Chi usasse questa mano anche solo per un mese, di sicuro non ne vorrebbe più sapere di tornare alla vecchia tecnologia», garantisce lo stesso MacKillop.
Alessandra Carboni
Fonte: Corriere salute