Oculistica: Gold Shunt, una svolta nella cura del glaucoma

Il Solx Gold Shunt è il primo impianto in oro 24 carati biocompatibile che sfrutta le differenti pressioni naturali degli occhi per ridurre la pressione intraoculare (IOP) senza la formazione di una "bozza" (= vescichetta). E' largo circa 3 millimetri, lungo 6 ed ha all'incirca lo spessore di un capello.

Il termine SHUNT viene usato in medicina per indicare un foro o un passaggio che favorisce il movimento di un liquido da una parte del corpo ad un'altra.

Il Solx Gold Shunt è una lamina sottile progettata per l'impianto mediante una singola micro-incisione. Contiene numerose scanalature micro-tubolari che formano un ponte tra la parte anteriore dell'occhio e il sangue, controllando l'uscita dell'umore aqueo per ridurre la pressione degli occhi. Lo shunt è virtualmente invisibile al paziente e dura per sempre.

L'apparecchio funziona determinando la fuoriuscita dell'umore aqueo, riducendo così la pressione intraoculare. Una volta inserito e posizionato, lo shunt genera una nuova via fluida collegando l'interno dell'occhio con la sua parte vascolare. Il liquido passa dalla camera anteriore nei fori dello shunt, si dirige attraverso i micro-tubuli interni ed esce dallo shunt attraverso lo "spazio sovracoroideale". Il gradiente di pressione naturale degli occhi tra la camera anteriore e lo spazio sovracoroideale crea un flusso acquoso costante tramite il Gold Shunt.

Lo Shunt è stato introdotto a Roma durante una sessione del 5° Congresso Internazionale SOI. La tecnica chirurgica con l'innesto del Gold Shunt rappresenta un'opzione terapeutica importante ed innovatrice, indicata per quei pazienti affetti da glaucoma che non rispondono bene al trattamento farmacologico o che hanno precedentemente subito una procedura di chirurgia convenzionale che non ha prodotto i risultati sperati.





Fonte: Antonio Pascotto Oculista