Secondo figlio entro un'anno dal primo si rischia il tumore al seno

Restare incinte per la seconda volta nei primi 12 mesi dall'ultima gravidanza espone a rischio cancro alla mammella.
Spesso, per evitare che ci sia troppa differenza d'età tra il primo e il secondogenito, si tende a pianificare una gravidanza il prima possibile. Tuttavia, se questo avviene in un tempo che risulta minore di un anno potrebbe aumentare il rischio di sviluppare in seguito un cancro al seno.
È quanto emerge da un grande studio condotto nel Regno Unito che ha coinvolto 30.000 donne che hanno partorito due o più bambini.
La ricerca, condotta dal Cancer Research, ha messo in luce come nelle donne che hanno avuto una gravidanza entro 12 mesi dall'ultima abbiano 5,2 volte maggiori probabilità di sviluppare il tumore del seno o carcinoma mammario duttale avanzato, rispetto alle donne che restavano incinte dopo tre o più anni.

Tra i fattori di rischio tuttavia, suggeriscono gli scienziati, ci possono essere anche il sovrappeso, se la madre sceglie o meno di allattare il figlio al seno e altri. Anche un'ipotesi "ormonale" è stata presa in considerazione poiché, in definitiva, il meccanismo per cui le donne che hanno avuto una gravidanza dopo poco tempo dalla prima hanno mostrato un collegamento con la maggiore incidenza del carcinoma mammario non è ancora chiaro.
I ricercatori tendono però a rassicurare le mamme che hanno avuto due parti in tempi vicini, poiché i risultati dello studio non sono ancora definitivi. In più, lo studio in questione ha preso in considerazione soltanto un certo tipo di cancro al seno e analizzato i dati di donne che avevano partorito fino a 5 figli e che erano di età inferiore ai 50 anni. È quindi probabile che analizzando questo tipo di dati, dividendo il gruppo in sottogruppi sia possibile trovare casualmente anche dei dati positivi.
In ogni caso è sempre bene per una donna tenere sotto controllo il proprio seno e sottoporsi agli esami di routine per scongiurare un possibile sviluppo del tumore. In questo caso, la prevenzione è sempre fondamentale.
Lo studio è stato pubblicato sul "British Journal of Cancer".
(lm&sdp)

Fonte: La Stampa