Aborto: Stop alla pillola RU-486... una decisione inaccettabile presa sulla pelle delle donne
Non è accettabile lo stop votato ieri dalla Commissione Sanità del Senato sull’entrata in commercio della pillola RU-486.
Di fatto, il Senato, entra in pieno contrasto ed intralcia il lavoro di un organo ufficiale del Ministero della Sanità: l’Aifa, Agenzia italiana per il farmaco, che, già lo scorso luglio, aveva dato l’ok per l’immissione in vendita di tale farmaco, diventando effettiva a partire dal 19 ottobre.
Come confermato dal parere rilasciato dall’Aifa, infatti, non vi è motivo perché tale farmaco non entri in commercio anche in Italia, dal momento che in Francia, ad esempio, è utilizzato dal 1988, dagli anni 90’ è in commercio nei principali paesi europei e, nel 2005, è stato addirittura inserito dall’Organizzazione mondiale per la sanità all’interno della lista dei farmaci essenziali.
“La decisione di bloccare l’immissione della pillola abortiva viene presa sulla pelle delle donne, nei confronti delle quali viene perpetrata una vera e propria violenza, che rientra in una strategia più ampia di accanimento contro le donne.” - sostiene Rita Battaglia, Vice Presidente Federconsumatori - “Sono le donne, infatti, le vere protagoniste di questo dibattito, ma, invece, rimangono inascoltate”.
La pillola RU 486 è un metodo abortivo, ed in quanto tale richiede la massima attenzione, ma è sicuramente meno invasivo e traumatico dal punto di vista fisico rispetto alle operazioni chirurgiche.
Chi, a tale proposito, parla di “leggerezza”, sicuramente non si rende conto del dramma emotivo che tale scelta comporta.
Federconsumatori, nell’interesse dei cittadini e delle loro esigenze, interverrà sempre a favore dello sviluppo e della ricerca, perché il nostro Paese possa rimanere al passo con l’Europa e con i paesi più sviluppati, e non tornare indietro, come invece, con questa decisione, si tenta di fare.
Di fatto, il Senato, entra in pieno contrasto ed intralcia il lavoro di un organo ufficiale del Ministero della Sanità: l’Aifa, Agenzia italiana per il farmaco, che, già lo scorso luglio, aveva dato l’ok per l’immissione in vendita di tale farmaco, diventando effettiva a partire dal 19 ottobre.
Come confermato dal parere rilasciato dall’Aifa, infatti, non vi è motivo perché tale farmaco non entri in commercio anche in Italia, dal momento che in Francia, ad esempio, è utilizzato dal 1988, dagli anni 90’ è in commercio nei principali paesi europei e, nel 2005, è stato addirittura inserito dall’Organizzazione mondiale per la sanità all’interno della lista dei farmaci essenziali.
“La decisione di bloccare l’immissione della pillola abortiva viene presa sulla pelle delle donne, nei confronti delle quali viene perpetrata una vera e propria violenza, che rientra in una strategia più ampia di accanimento contro le donne.” - sostiene Rita Battaglia, Vice Presidente Federconsumatori - “Sono le donne, infatti, le vere protagoniste di questo dibattito, ma, invece, rimangono inascoltate”.
La pillola RU 486 è un metodo abortivo, ed in quanto tale richiede la massima attenzione, ma è sicuramente meno invasivo e traumatico dal punto di vista fisico rispetto alle operazioni chirurgiche.
Chi, a tale proposito, parla di “leggerezza”, sicuramente non si rende conto del dramma emotivo che tale scelta comporta.
Federconsumatori, nell’interesse dei cittadini e delle loro esigenze, interverrà sempre a favore dello sviluppo e della ricerca, perché il nostro Paese possa rimanere al passo con l’Europa e con i paesi più sviluppati, e non tornare indietro, come invece, con questa decisione, si tenta di fare.
Fonte: Ufficio Stampa Federconsumatori Nazionale