Tumori: Al IEO uno studio per la mortalità zero!
All'istituto concologico europeo del professor Umberto Veronesi, verrà condotto uno studio con l'obbiettivo di non avere più morti di tumori.. Il motto è 'Mortalita' zero'.
Sicuramente una speranza, ma anche un obiettivo e, da oggi, uno studio che l'IEO condurra' su 10mila donne sane con piu' di 40 anni per testare l'eventuale correlaizone positiva fra un'alta routine di esami diagnostici di prevenzione e la possibilita' di arrivare ad intervenire in tempi utili sul tumore al seno e non consentirgli d'essere letale. Un indirizzo di ricerca che l'incologo Umberto Veronesi spiega con la convinzione "che per il tumore al seno siamo vicini ad un traguardo di mrotalita' zero e che nel mondo che abiteranno le nostre nipoti una donna che soccombe per questa malattia sara' un'eccezione".
Secondo quanto spiegato da Veronesi, infatti, e' stato calcolato che "ad ogni millimentro in meno di diametro del tumore corrisponde un aumento della possibilita' di guarigione del 1%". Il nuovo studio, che ne segue un altro condiotto su 1258 donne, controllera' per dieci anni il campione di 10mila individui: le donne sane saranno sottoposte ogni anno a due ecografie, una mammografia e, per quelle a rischio, una risonanza magnetica. L'obiettivo e' dunque quello di verificare se, spingendo al massimo le indagini strumentali a disposizione, si puo' arrivare a ridurre la mortalita' vicino allo zero".
Sicuramente una speranza, ma anche un obiettivo e, da oggi, uno studio che l'IEO condurra' su 10mila donne sane con piu' di 40 anni per testare l'eventuale correlaizone positiva fra un'alta routine di esami diagnostici di prevenzione e la possibilita' di arrivare ad intervenire in tempi utili sul tumore al seno e non consentirgli d'essere letale. Un indirizzo di ricerca che l'incologo Umberto Veronesi spiega con la convinzione "che per il tumore al seno siamo vicini ad un traguardo di mrotalita' zero e che nel mondo che abiteranno le nostre nipoti una donna che soccombe per questa malattia sara' un'eccezione".
Secondo quanto spiegato da Veronesi, infatti, e' stato calcolato che "ad ogni millimentro in meno di diametro del tumore corrisponde un aumento della possibilita' di guarigione del 1%". Il nuovo studio, che ne segue un altro condiotto su 1258 donne, controllera' per dieci anni il campione di 10mila individui: le donne sane saranno sottoposte ogni anno a due ecografie, una mammografia e, per quelle a rischio, una risonanza magnetica. L'obiettivo e' dunque quello di verificare se, spingendo al massimo le indagini strumentali a disposizione, si puo' arrivare a ridurre la mortalita' vicino allo zero".
Fonte: AGI