Con la ricerca il latte si arricchisce di Omega 3 e diventa "nuovo nutrimento"

Nella prevenzione e nella riduzione dei rischi di malattie cardiovascolari importante è il latte e i suoi derivati come “Nuovo nutrimento”. Questi i risultati delle ricerche condotte da Latteria di Soligo in collaborazione con Università di Padova e Veneto Agricoltura, presentati nel corso del convegno che si è tenuto oggi a Marghera, al Parco scientifico tecnologico Vega, sede di Confindustria Venezia.
Nell’alimentazione quotidiana, latte e formaggi possono diventare validi alleati nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, grazie all’arricchimento naturale di Omega 3 (acidi grassi polisaturi), ottenuto attraverso l’alimentazione dei bovini basata sul lino estruso. I formaggi freschi, inoltre, possono rivelarsi veicoli ottimali per la trasmissione di organismi probiotici, ossia batteri utili, ad esempio, alla colonizzazione o al ripristino di un’adeguata flora intestinale e delle funzioni intestinali. Ulteriori studi hanno inoltre dimostrato che i formaggi stagionati, come l’Asiago, hanno una valida funzione anti-ipertensiva e anti-microbica.
Tutti i risultati convergono in un’unica direzione: l’adozione di una dieta equilibrata e variegata è una delle armi migliori per mantenere in salute l’organismo. Una filosofia testata e dimostrata nella pratica anche dal team ciclistico professionista Pro Cycling Team Liquigas-Cannondale. Da alcuni anni la squadra rifiuta l’utilizzo di integratori, investendo invece in un’alimentazione basata su prodotti naturali e di qualità, made in Italy, grazie alla selezione di un gruppo di aziende fornitrici, tra cui Latteria di Soligo.

LORENZO BRUGNERA – Presidente di Latteria di Soligo
Abbiamo capito da tempo che attraverso il benessere degli animali possiamo migliorare i nostri alimenti. Non possiamo però lavorare da soli. Quindi, nel settore della ricerca, abbiamo collaborato con Veneto Agricoltura e l’Università di Padova per migliorare la qualità degli alimenti offrendo ai consumatori prodotti sani e sicuri. Il lavoro di ricerca ci consente inoltre di garantire ai nostri allevatori un futuro per le proprie aziende in un mercato competitivo.

LUCIA BAILONI – Dip. Biomedicina comparata e alimentazione Univ. Padova
Per la prima volta, nel panorama scientifico, Università di Padova e Latteria di Soligo hanno studiato la trasmissione degli Omega 3 dal latte ai formaggi derivati, verificando che i valori restano inalterati.
Considerando che il fabbisogno giornaliero di Omega 3 (quanto meno per le donne adulte) è stimato in un grammo al giorno, la ricerca ha voluto studiare l’efficacia di latte e formaggi come veicoli quotidiani degli acidi grassi.
Al contrario di alcune aziende che arricchiscono il latte a posteriori con olio di pesce, la ricerca testimonia come vi sia un arricchimento del latte anche con “strategie” biologiche e naturali: nutrendo le vacche con razioni giornaliere di lino estruso, scelto perché tra tutti gli elementi naturali è quello che presenta un rapporto favorevole di 4:1 degli omega 3 rispetto agli omega 6, si è verificato un significativo arricchimento di Omega 3. Tuttavia, la soglia di 0,3 grammi per 100 grammi di prodotto, stabilita dall’Unione Europea, è stata raggiunta solo da alcuni formaggi stagionati


ANGIOLELLA LOMBARDI – Veneto Agricoltura – Istituto di ricerca Thiene
Obiettivo della ricerca è quello di sviluppare formaggi freschi e a media stagionatura arricchiti con microrganismi probiotici, utili per il miglioramento della funzione intestinale, nelle terapie gastroenteriti, nell’attivazione del sistema immunitario.
Dalla ricerca è emerso che i formaggi freschi quali ricotta e stracchino ad alta digeribilità sono un interessante e potenziale veicolo di microrganismi probiotici.
Più difficile invece riscontrare la presenza di questi elementi utili in formaggi stagionati, perché con la stagionatura oltre i 50 giorni l’ambiente diventa ostile ai microrganismi.
Una volta iniettato il Lactobacillus acidophilus nello Stracchino Alta Digeribilità Soligo e nella ricotta, il microrganismo mantiene costante la sua presenza e sembra migliorare le caratteristiche sensoriali del prodotto.

ENRICO NOVELLI – Dip. Biomedicina comparata e alimentazione Univ. Padova
La ricerca ha riguardato i componenti minori del formaggio ad elevato valore funzionale e salutistico, in particolare i peptidi bioattivi, ovvero molecole molto piccole derivate dalle proteine, che si formano nei processi di stagionatura.
Lo studio si è concentrato in particolare sull’Asiago d’allevo, che ha rivelato, come altri formaggi stagionati a marchio certificato, ricadute positive sull’ipertensione e una forte azione antimicrobica e Ace-inibitoria.
Il consumo equilibrato, quindi, di formaggi territoriali certificati a stagionatura medio-alta ha effetti positivi sugli apparati cardio-vascolare, sulla struttura ossea, sulla memoria e sul controllo dello stress.

RICCARDO DE GOBBI – Dir. Direzione regionale Agroambiente
La direzione che l’Unione Europea sta imprimendo al settore Ricerca e sperimentazione in agricoltura è quella della sostenibilità delle produzioni alimentari, della gestione accorta delle risorse naturali e dello sviluppo equilibrato del territorio.


ROBERTO CORSETTI – Medico Sociale Pro Cycling Team Liquigas-Cannondale
Abbiamo sperimentato negli ultimi due anni un nuovo approccio all’alimentazione dei nostri atleti, rinunciando ad un passato di integratori alimentari, sostituendoli con una dieta sana, basata su prodotti di alta qualità, naturali e made in Italy. Questa scelta, nel Giro d’Italia 2011, il più duro degli ultimi anni, si è rivelata vincente, portando gli atleti a concludere, tutti, le 21 tappe della competizione senza scontare malesseri fisici. Basti pensare che, in media, alla conclusione delle tappe più dure, l’atleta può perdere dai due ai tre chili, ma al termine delle 21 tappe ogni atleta del team ha registrato un calo di peso irrisorio, pari a circa 600 grammi.
Per ottenere questi risultati, il team Liquigas-Cannondale ha investito in strutture logistiche particolari (bus cucina, pulmino frigo, due cuochi di alto livello sempre a disposizione) e ha cercato la collaborazione delle aziende del territorio, tra le quali Latteria di Soligo, per portare sulla tavola dei corridori prodotti di alta qualità che, in una dieta equilibrata, si sono rivelati la migliore risposta a problemi quali lo stress ossidativo e la perdita di acqua intracellulare.
Il messaggio che lo sport vuole dare è quindi quello di abbinare all’attività fisica, come “farmaco per il benessere”, anche una dieta equilibrata per la salute della persona.



Per la prima volta, nel panorama scientifico, Università di Padova e Latteria di Soligo hanno studiato la trasmissione degli Omega 3 dal latte ai formaggi derivati, verificando che i valori restano inalterati.

Considerando che il fabbisogno giornaliero di Omega 3 (quanto meno per le donne adulte) è stimato in un grammo al giorno, la ricerca ha voluto studiare l’efficacia di latte e formaggi come veicoli quotidiani degli acidi grassi.

Al contrario di alcune aziende che arricchiscono il latte a posteriori con olio di pesce, la ricerca testimonia come vi sia un arricchimento del latte anche con “strategie” biologiche e naturali: nutrendo le vacche con razioni giornaliere di lino estruso, scelto perché tra tutti gli elementi naturali è quello che presenta un rapporto favorevole di 4:1 degli omega 3 rispetto agli omega 6, si è verificato un significativo arricchimento di Omega 3. Tuttavia, la soglia di 0,3 grammi per 100 grammi di prodotto, stabilita dall’Unione Europea, è stata raggiunta solo da alcuni formaggi stagionati

Fonte: Ufficio Stampa a cura di Zeta Group s.r.l.