Frutti di bosco surgelati contaminati dal virus dell’epatite A

Non si placa l’allarme per i frutti di bosco surgelati contaminati dal virus dell’epatite A.
Nonostante le informazioni diffuse dal Ministero della Salute sulla vicenda e la rogatoria internazionale chiesta ai Paesi di provenienza (Ucraina, Polonia e Canada) dalla Procura di Torino in seguito all’ultimo episodio segnalato, il numero dei casi di epatite A in Italia continua ad aumentare. L’allargamento del contagio dimostra che tali iniziative, per quanto apprezzabili e positive, non sono sufficienti e ci spinge a chiedere l’avvio immediato di un’azione più ampia e capillare. A tale proposito esortiamo il Ministero a migliorare il sistema di ‘comunicazione del rischio’ nelle situazioni di allarme o comunque di incertezza sul fronte della sicurezza alimentare. L’esperienza ci ha dimostrato che informazioni corrette e coerenti sono fondamentali per ridurre il contagio e per evitare psicosi a volte ingiustificate.
La questione dei frutti di bosco contaminati non può essere sottovalutata e il Ministero deve coinvolgere prima di tutto i soggetti maggiormente interessati: ci riferiamo ad esempio a tutti i ristoratori e a chi si occupa di gestire mense scolastiche o aziendali, che devono quindi ricevere tutte le direttive necessarie a gestire la situazione in completa sicurezza.

Fonte: Ufficio Stampa Federconsumatori Nazionale