Con l'arrivo della primavera rischio bronchiolite nei neonati
Dalla bronchiolite che colpisce i neonati alle principali patologie respiratorie che insorgono nei bambini con l'arrivo della primavera, fino alla sindrome delle apnee ostruttive del sonno. Ha parlato di questo Renato Cutrera, presidente della Fiarped e direttore dell'Unita' operativa di Broncopneumologia all'ospedale pediatrico Bambino Gesu' di Roma.
- Quali sono le principali patologie respiratorie cui vanno incontro i bambini? Ci puo' dare qualche numero?
"Partendo dai piu' piccoli, la patologia che piu' preoccupa i genitori e' la bronchiolite, che colpisce i bambini sotto l'anno di vita ed e' causata dal virus respiratorio sinciziale. In realta' praticamente tutti i bambini ne sono affetti, ma solo alcuni, quelli piu' piccoli e che hanno una patologia sottostante, vanno incontro ad ospedalizzazione. Si puo' dire, anzi, che la bronchiolite sia la prima causa di ospedalizzazione sotto l'anno di vita. C'e' poi la bronchite asmatica, caratterizzata da quel rumore sibilante del torace, a volte continuo nel periodo invernale, di cui ne soffre un bambino su quattro. E ancora l'asma bronchiale, che colpisce invece un bimbo ogni dieci e che ha rapporti con le allergie piu' note e conosciute".
- Nei primi sei mesi di vita, come gia' ha accennato, si sente spesso parlare di un'infezione virale acuta, la bronchiolite. Che cos'e' esattamente, quali sono i sintomi e quale il trattamento?
"Come dice il nome stesso, la bronchiolite colpisce i bronchioli, ossia la parte terminale dei bronchi, che sono quei tubi che portano l'aria dalle prime vie respiratorie fino ai polmoni. Purtroppo non c'e' un reperto di broncospasmo di muscoli che si chiudono, ma una vera e propria ostruzione, con i piccoli bronchi che si riempiono di secrezioni e causano difficolta' respiratorie. Per quanto riguarda le terapie, queste possono essere somministrate a domicilio da parte del pediatra di famiglia nelle forme piu' lievi, mentre quando comincia ad esserci una difficolta' nell'ossigenazione devono essere date in ospedale. Tra le terapie ci sono tendenzialmente l'ossigenoterapia, l'idratazione e la nutrizione, perche' questi bambini cosi' piccoli non ce la fanno a crescere e bisogna controllare sempre il loro peso, per vedere se la crescita sia effettivamente presente tutti i giorni".
- La bronchiolite sembra una patologia 'recente', ma in realta' e' sempre esistita... È cosi'?
"Assolutamente si': i primi casi noti si verificarono a Napoli nel 1978. Allora si parlava di 'male oscuro', perche' i bambini sembrava che morissero appunto per cause ignote nei bassi napoletani, dove c'era un alto indice di affollamento nelle stanze e dove purtroppo molta gente fumava. Ecco, il fumo di sigarette e' uno dei fattori di rischio piu' importanti per l'insorgenza di bronchiolite. La forma piu' grave e' quella nei bambini molto piccoli, sotto i tre mesi di vita, in quelli prematuri e in quelli, infine, che hanno una patologia sottostante come una cardiopatia".
- Anche i bambini, esattamente il 5% di loro, russano. Quanto hanno inciso sui problemi respiratori dei piu' piccoli cause come l'obesita', sempre piu' diffusa, ma anche lo smog e l'aria che respiriamo in citta'?
"I disturbi respiratori del sonno sono molto frequenti: abbiamo circa il 5-10% dei bambini sani che presentano un russamento abituale, ossia non solamente quando sono raffreddati, e questi vanno segnalati dal genitore al pediatra di famiglia, perche' tra di loro potrebbe esserci chi soffre di Osas, cioe' della Sindrome delle apnee ostruttive del sonno. Questi bambini fanno delle pause respiratorie perche' non riescono a emettere bene l'aria durante il sonno, o per cause ostruttive delle vie aeree superiori, tipo delle tonsille o adenoidi molte grosse, oppure perche' sono obesi. E il bambino che ha delle apnee durante il sonno avra' dei disturbi comportamentali perche', non dormendo bene durante il giorno, sara' spesso iperattivo, molto agitato, e avra' un cattivo rendimento scolastico; oppure il bambino obeso sara' letargico e si addormentera' sul banco. In entrambi i casi queste due patologie di bambini vanno indagate con molta attenzione, perche' a lungo andare questi problemi possono essere causa di malattie significative".
- I bambini che vivono in campagna sono piu' sani rispetto a quelli che vivono in citta'?
"E' una buona domanda, perche' in realta' gli argomenti sono differenziati e diversi. Teoricamente un ambiente bucolico, sano e senza inquinamento favorisce lo stare bene. Il problema e' che, a volte, anche le nostre campagne non sono piu' posti salubri, dipende da dove si vive: basti pensare che l'inquinamento delle citta' dipende anche dal vento e da dove questo arriva, quindi certe zone di periferia urbana, quasi agricole, possono essere influenzate dai venti che arrivano dalla citta' o dalle fabbriche".
- E' in arrivo la primavera e con lei anche le allergie. Come devono prepararsi i bambini ma soprattutto i loro genitori?
"I bambini allergici ovviamente avranno dei disturbi se sono allergici alle graminacee o ad alcuni pollini di determinati alberi che fioriscono in questo periodo, tra cui, per esempio, il fiore dell'ulivo, l'olea, ma anche alcuni allergeni che sono piu' nuovi per i nostri climi, come il cipresso. Tutti questi bambini possono avere problemi di rinite allergica, di una congiuntivite allergica, quindi con fastidi agli occhi e al naso, ma un sottogruppo di questi puo' avere anche problemi di asma allergico. Bene, in tutti e tre i casi i bambini devono fare una prevenzione farmacologica che puo' essere a base di antistaminici per la rinocongiuntivite, di spray nasali o di spray specifici per l'asma nei casi in cui il bambino soffra di asma allergica".
- Quali sono le principali patologie respiratorie cui vanno incontro i bambini? Ci puo' dare qualche numero?
"Partendo dai piu' piccoli, la patologia che piu' preoccupa i genitori e' la bronchiolite, che colpisce i bambini sotto l'anno di vita ed e' causata dal virus respiratorio sinciziale. In realta' praticamente tutti i bambini ne sono affetti, ma solo alcuni, quelli piu' piccoli e che hanno una patologia sottostante, vanno incontro ad ospedalizzazione. Si puo' dire, anzi, che la bronchiolite sia la prima causa di ospedalizzazione sotto l'anno di vita. C'e' poi la bronchite asmatica, caratterizzata da quel rumore sibilante del torace, a volte continuo nel periodo invernale, di cui ne soffre un bambino su quattro. E ancora l'asma bronchiale, che colpisce invece un bimbo ogni dieci e che ha rapporti con le allergie piu' note e conosciute".
- Nei primi sei mesi di vita, come gia' ha accennato, si sente spesso parlare di un'infezione virale acuta, la bronchiolite. Che cos'e' esattamente, quali sono i sintomi e quale il trattamento?
"Come dice il nome stesso, la bronchiolite colpisce i bronchioli, ossia la parte terminale dei bronchi, che sono quei tubi che portano l'aria dalle prime vie respiratorie fino ai polmoni. Purtroppo non c'e' un reperto di broncospasmo di muscoli che si chiudono, ma una vera e propria ostruzione, con i piccoli bronchi che si riempiono di secrezioni e causano difficolta' respiratorie. Per quanto riguarda le terapie, queste possono essere somministrate a domicilio da parte del pediatra di famiglia nelle forme piu' lievi, mentre quando comincia ad esserci una difficolta' nell'ossigenazione devono essere date in ospedale. Tra le terapie ci sono tendenzialmente l'ossigenoterapia, l'idratazione e la nutrizione, perche' questi bambini cosi' piccoli non ce la fanno a crescere e bisogna controllare sempre il loro peso, per vedere se la crescita sia effettivamente presente tutti i giorni".
- La bronchiolite sembra una patologia 'recente', ma in realta' e' sempre esistita... È cosi'?
"Assolutamente si': i primi casi noti si verificarono a Napoli nel 1978. Allora si parlava di 'male oscuro', perche' i bambini sembrava che morissero appunto per cause ignote nei bassi napoletani, dove c'era un alto indice di affollamento nelle stanze e dove purtroppo molta gente fumava. Ecco, il fumo di sigarette e' uno dei fattori di rischio piu' importanti per l'insorgenza di bronchiolite. La forma piu' grave e' quella nei bambini molto piccoli, sotto i tre mesi di vita, in quelli prematuri e in quelli, infine, che hanno una patologia sottostante come una cardiopatia".
- Anche i bambini, esattamente il 5% di loro, russano. Quanto hanno inciso sui problemi respiratori dei piu' piccoli cause come l'obesita', sempre piu' diffusa, ma anche lo smog e l'aria che respiriamo in citta'?
"I disturbi respiratori del sonno sono molto frequenti: abbiamo circa il 5-10% dei bambini sani che presentano un russamento abituale, ossia non solamente quando sono raffreddati, e questi vanno segnalati dal genitore al pediatra di famiglia, perche' tra di loro potrebbe esserci chi soffre di Osas, cioe' della Sindrome delle apnee ostruttive del sonno. Questi bambini fanno delle pause respiratorie perche' non riescono a emettere bene l'aria durante il sonno, o per cause ostruttive delle vie aeree superiori, tipo delle tonsille o adenoidi molte grosse, oppure perche' sono obesi. E il bambino che ha delle apnee durante il sonno avra' dei disturbi comportamentali perche', non dormendo bene durante il giorno, sara' spesso iperattivo, molto agitato, e avra' un cattivo rendimento scolastico; oppure il bambino obeso sara' letargico e si addormentera' sul banco. In entrambi i casi queste due patologie di bambini vanno indagate con molta attenzione, perche' a lungo andare questi problemi possono essere causa di malattie significative".
- I bambini che vivono in campagna sono piu' sani rispetto a quelli che vivono in citta'?
"E' una buona domanda, perche' in realta' gli argomenti sono differenziati e diversi. Teoricamente un ambiente bucolico, sano e senza inquinamento favorisce lo stare bene. Il problema e' che, a volte, anche le nostre campagne non sono piu' posti salubri, dipende da dove si vive: basti pensare che l'inquinamento delle citta' dipende anche dal vento e da dove questo arriva, quindi certe zone di periferia urbana, quasi agricole, possono essere influenzate dai venti che arrivano dalla citta' o dalle fabbriche".
- E' in arrivo la primavera e con lei anche le allergie. Come devono prepararsi i bambini ma soprattutto i loro genitori?
"I bambini allergici ovviamente avranno dei disturbi se sono allergici alle graminacee o ad alcuni pollini di determinati alberi che fioriscono in questo periodo, tra cui, per esempio, il fiore dell'ulivo, l'olea, ma anche alcuni allergeni che sono piu' nuovi per i nostri climi, come il cipresso. Tutti questi bambini possono avere problemi di rinite allergica, di una congiuntivite allergica, quindi con fastidi agli occhi e al naso, ma un sottogruppo di questi puo' avere anche problemi di asma allergico. Bene, in tutti e tre i casi i bambini devono fare una prevenzione farmacologica che puo' essere a base di antistaminici per la rinocongiuntivite, di spray nasali o di spray specifici per l'asma nei casi in cui il bambino soffra di asma allergica".
Fonte: Dire comunicazione