Disfunzione erettile: novita' in campo chirurgico per una vita sessuale normale anche dopo cure oncologiche
L'erezione 'bionica' per chi ha
disfunzioni sessuali, in particolare dopo le cure oncologiche,
puo' dare "risultati spettacolari" per la vita di coppia. Non a
caso si parla di un livello di gradimento superiore al 90% sia
per l'uomo che per la donna. Lo afferma Maurizio Carrino,
primario di andrologia dell'ospedale Cardarelli di Napoli, questa
mattina nell'ambito del congresso nazionale dell'associazione
urologi italiani (Auro), in corso in questi giorni a Bologna.
"Non crediamo che il paziente guarito dal cancro non abbia
diritto alla sessualita'- spiega Carrino- esistono molte
soluzioni. In alcuni casi sono sufficienti terapie orali o
iniettive". Nei casi piu' complessi, invece, "sta avendo un
enorme successo" l'impianto di una protesi al pene. Si tratta
cioe' di un "sistema idraulico di erezione- spiega Carrino-
impiantato nei corpi cavernosi, che il paziente puo' facilmente
azionare a comando".
L'intervento chirurgico viene eseguito in un giorno, con
anestesia locale e "con un'invasivita' molto bassa". In una
recente indagine, sottolinea l'andrologo, "abbiamo dimostrato che
l'indice di gradimento e' superiore al 92% nei pazienti ma
soprattutto al 94% nelle partner. Quindi la felicita' sessuale di
coppia e' garantita da un'erezione un po' bionica, ma che se ben
presentata e assistita, magari da uno psico-sessuologo, da'
risultati spettacolari nella vita sessuale di coppia".
disfunzioni sessuali, in particolare dopo le cure oncologiche,
puo' dare "risultati spettacolari" per la vita di coppia. Non a
caso si parla di un livello di gradimento superiore al 90% sia
per l'uomo che per la donna. Lo afferma Maurizio Carrino,
primario di andrologia dell'ospedale Cardarelli di Napoli, questa
mattina nell'ambito del congresso nazionale dell'associazione
urologi italiani (Auro), in corso in questi giorni a Bologna.
"Non crediamo che il paziente guarito dal cancro non abbia
diritto alla sessualita'- spiega Carrino- esistono molte
soluzioni. In alcuni casi sono sufficienti terapie orali o
iniettive". Nei casi piu' complessi, invece, "sta avendo un
enorme successo" l'impianto di una protesi al pene. Si tratta
cioe' di un "sistema idraulico di erezione- spiega Carrino-
impiantato nei corpi cavernosi, che il paziente puo' facilmente
azionare a comando".
L'intervento chirurgico viene eseguito in un giorno, con
anestesia locale e "con un'invasivita' molto bassa". In una
recente indagine, sottolinea l'andrologo, "abbiamo dimostrato che
l'indice di gradimento e' superiore al 92% nei pazienti ma
soprattutto al 94% nelle partner. Quindi la felicita' sessuale di
coppia e' garantita da un'erezione un po' bionica, ma che se ben
presentata e assistita, magari da uno psico-sessuologo, da'
risultati spettacolari nella vita sessuale di coppia".
Fonte: Agenzia di stampa DiRE