Polmonite
Descrizione
Liquido nei polmoni
La polmonite è un'infiammazione che colpisce i polmoni, gli organi fondamentali della respirazione contenuti nella cavità toracica.
La parte colpita viene chiamata focolaio o addensamento polmonare; in questo punto, si verifica un aumento dell'afflusso di sangue e, successivamente, si forma un liquido, che provoca difficoltà respiratorie.
Virale o batterica
La polmonite può essere di origine virale oppure batterica. Anche quando l'infezione è virale, spesso è seguita da una forma batterica.
Vanno distinte la polmonite presa a casa da quella contratta in ospedale.
In ospedale circolano batteri e virus particolari, per la contemporanea presenza delle malattie più diverse. Questi trovano poi terreno fertile nell'aggredire organismi comunque già debilitati.
I batteri più frequentemente responsabili della polmonite presa in casa propria, invece, sono lo Streptococcus pneumoniae (causa del 20-60 per cento di tutte le polmoniti), l'Haemophilus influentiae, il Mycoplasma pneumoniae e la Legionella pneumophila.
Per i virus, sono causa dell'infezione il virus respiratorio sinciziale, il virus dell'influenza e quello della parainfluenza.
La polmonite virale si diffonde per contatto con una persona infetta, quella batterica in genere è la conseguenza di una influenza o di una infezione del tratto respiratorio superiore, contratta attraverso le goccioline di saliva disperse nell'aria.
Liquido nei polmoni
La polmonite è un'infiammazione che colpisce i polmoni, gli organi fondamentali della respirazione contenuti nella cavità toracica.
La parte colpita viene chiamata focolaio o addensamento polmonare; in questo punto, si verifica un aumento dell'afflusso di sangue e, successivamente, si forma un liquido, che provoca difficoltà respiratorie.
Virale o batterica
La polmonite può essere di origine virale oppure batterica. Anche quando l'infezione è virale, spesso è seguita da una forma batterica.
Vanno distinte la polmonite presa a casa da quella contratta in ospedale.
In ospedale circolano batteri e virus particolari, per la contemporanea presenza delle malattie più diverse. Questi trovano poi terreno fertile nell'aggredire organismi comunque già debilitati.
I batteri più frequentemente responsabili della polmonite presa in casa propria, invece, sono lo Streptococcus pneumoniae (causa del 20-60 per cento di tutte le polmoniti), l'Haemophilus influentiae, il Mycoplasma pneumoniae e la Legionella pneumophila.
Per i virus, sono causa dell'infezione il virus respiratorio sinciziale, il virus dell'influenza e quello della parainfluenza.
La polmonite virale si diffonde per contatto con una persona infetta, quella batterica in genere è la conseguenza di una influenza o di una infezione del tratto respiratorio superiore, contratta attraverso le goccioline di saliva disperse nell'aria.
Come si manifesta
Inizia come l'influenza
I sintomi possono essere simili a quelli di una normale influenza, ma se dopo due o tre giorni non scompaiono, bisogna immediatamente rivolgersi al medico:
- febbre oltre i 39 gradi;
- dolore al torace;
- difficoltà respiratoria (affanno, aumento della respirazione);
- tosse secca stizzosa, talvolta con strie di sangue;
- mal di testa;
- nausea e vomito.
Inizia come l'influenza
I sintomi possono essere simili a quelli di una normale influenza, ma se dopo due o tre giorni non scompaiono, bisogna immediatamente rivolgersi al medico:
- febbre oltre i 39 gradi;
- dolore al torace;
- difficoltà respiratoria (affanno, aumento della respirazione);
- tosse secca stizzosa, talvolta con strie di sangue;
- mal di testa;
- nausea e vomito.
Esami
Per individuare la polmonite, basta una semplice visita medica, che ha lo scopo di auscultare il torace con lo stetoscopio.
La conferma si può avere attraverso una raoiografia del torace, che evidenzia i focolai.
Si può anche eseguire un esame dell'espettorato presente nelle vie respiratorie, che serve a evidenziare il microrganismo responsabile della malattia e prescrivere una cura mirata.
Ciò è possibile solo per le polmoniti acquisite in ospedale, mentre per quelle domiciliari la cura è generica, perchè è difficile individuare esattamente il germe responsabile dell'infezione.
Per individuare la polmonite, basta una semplice visita medica, che ha lo scopo di auscultare il torace con lo stetoscopio.
La conferma si può avere attraverso una raoiografia del torace, che evidenzia i focolai.
Si può anche eseguire un esame dell'espettorato presente nelle vie respiratorie, che serve a evidenziare il microrganismo responsabile della malattia e prescrivere una cura mirata.
Ciò è possibile solo per le polmoniti acquisite in ospedale, mentre per quelle domiciliari la cura è generica, perchè è difficile individuare esattamente il germe responsabile dell'infezione.
Terapia
L'importanza degli antibiotici
La polmonite batterica si combatte con gli antibiotici, che vengono utilizzati anche nelle forme virali quando si teme una contemporanea infezione provocata da batteri
Questi farmaci possono agire in molti modi: alcuni uccidono il batterio, distruggendone la membrana (in pratica, con meccanismi diversi fanno entrare acqua all'interno della cellula fino a farla scoppiare); altri, invece, agiscono sul batterio in modo da bloccarne la proliferazione.
Esistono diverse classi di antibiotici, che agiscono in modo differente a seconda del germe che devono combattere.
In particolare:
- le penicilline e le cefalosparino: sono antibiotici ad ampio spettro, cioè agiscono su diverse famiglie di batteri, e spesso vengono utilizzate per via intramuscolare.
- I chinoloni, i macroildi, le tetracicline: sono antibiotici che agiscono su specifiche famiglie di batteri e vengono impiegati per bocca (sotto forma di compresse, sciroppi, capsule).
MAI "ACCORCIARE" I TEMPI DI CURA
Gli antibiotici si prendono per iniezione nel muscolo e in vene, o per bocca.
I preparati meno recenti richiedono due-tre somministrazioni al giorno, mentre quelli di ultima generazione sono efficaci in una sola somministrazione nell'arco delle 24 ore.
Se l'antibiotico è mirato già dopo 24 giorni di cura si migliora.
La cura va seguita fino alla fine: interromperla può permettere ai batteri più forti di sopravvivere e riprodursi, col rischio di un'infezione resistente a più antibiotici.
L'importanza degli antibiotici
La polmonite batterica si combatte con gli antibiotici, che vengono utilizzati anche nelle forme virali quando si teme una contemporanea infezione provocata da batteri
Questi farmaci possono agire in molti modi: alcuni uccidono il batterio, distruggendone la membrana (in pratica, con meccanismi diversi fanno entrare acqua all'interno della cellula fino a farla scoppiare); altri, invece, agiscono sul batterio in modo da bloccarne la proliferazione.
Esistono diverse classi di antibiotici, che agiscono in modo differente a seconda del germe che devono combattere.
In particolare:
- le penicilline e le cefalosparino: sono antibiotici ad ampio spettro, cioè agiscono su diverse famiglie di batteri, e spesso vengono utilizzate per via intramuscolare.
- I chinoloni, i macroildi, le tetracicline: sono antibiotici che agiscono su specifiche famiglie di batteri e vengono impiegati per bocca (sotto forma di compresse, sciroppi, capsule).
MAI "ACCORCIARE" I TEMPI DI CURA
Gli antibiotici si prendono per iniezione nel muscolo e in vene, o per bocca.
I preparati meno recenti richiedono due-tre somministrazioni al giorno, mentre quelli di ultima generazione sono efficaci in una sola somministrazione nell'arco delle 24 ore.
Se l'antibiotico è mirato già dopo 24 giorni di cura si migliora.
La cura va seguita fino alla fine: interromperla può permettere ai batteri più forti di sopravvivere e riprodursi, col rischio di un'infezione resistente a più antibiotici.
Farmaci
La moxilioxacina, disponibile in compresse, è un antibiotico della classe dei chinoloni di ultima generazione.
E' efficace con una sola somministrazione al dì per bocca ed è in grado di risolvere i sintomi velocemente.
Fino a oggi, il periodo medio delle infezioni delle vie respiratorie come la polmonite era compreso fra 7 e 14 giorni, mentre gli antibiotici più recenti tendono a ridurre questo periodo a 5-10 giorni, con una migliore ripresa psicofisica.
CONTROINDICAZIONI:
è sconsigliato l'impiego in gravidanza, nell'allattamento, nei bambini e adolescenti e in chi soffre di aritmie cardiache.
EFFETTI COLLATERALI:
nausea e diarrea.
La moxilioxacina, disponibile in compresse, è un antibiotico della classe dei chinoloni di ultima generazione.
E' efficace con una sola somministrazione al dì per bocca ed è in grado di risolvere i sintomi velocemente.
Fino a oggi, il periodo medio delle infezioni delle vie respiratorie come la polmonite era compreso fra 7 e 14 giorni, mentre gli antibiotici più recenti tendono a ridurre questo periodo a 5-10 giorni, con una migliore ripresa psicofisica.
CONTROINDICAZIONI:
è sconsigliato l'impiego in gravidanza, nell'allattamento, nei bambini e adolescenti e in chi soffre di aritmie cardiache.
EFFETTI COLLATERALI:
nausea e diarrea.