Tappi di cerume
Un tappo nelle orecchie puó causare lievi problemi di udito.
Come rimuoverlo senza peggiorare la situazione
Come rimuoverlo senza peggiorare la situazione
Descrizione
I tappi di cerume si formano nell'orecchio esterno, cioé nella parte visibile formata:
- dal padiglione auricolare, una struttura di cartilagine rivestita da un sottilissimo strato di pelle;
- dal condotto uditivo esterno, un tubo rivestito da uno strato protettivo di cerume prodotto dalle ghiandole ceruminose, che ha la funzione di captare le onde sonore e convogliarle verso la membrana del timpano*.
Si accumula
La formazione dei tappi, nella maggior parte dei casi, é dovuta all'accumulo di cerume, che ristagna all'interno del condotto uditivo (vedere il riquadro qui in alto).
Il cerume é una sostanza molto simile al sebo*, ma con la differenza che:
- la sua consistenza é un po' piú spessa,
- é di colore giallastro.
Tale sostanza é prodotta dalle ghiandole ceruminose, situate lungo il condotto uditivo.
Via le impuritá
Il cerume, allo stesso modo del sebo:
- ha lo scopo di catturare le varie impuritá che si raccolgono nel condotto uditivo;
- serve a proteggere l'orecchio da qualsiasi agente esterno, come corpi estranei oppure insetti;
- ha una funzione emolliente.
La sua peculiare caratteristica di defluire naturalmente verso l'esterno gli permette di eliminare la sporcizia che inevitabilmente penetra nell'orecchio, mantenendo cosí il condotto pulito.
In base a tale caratteristica, la rimozione del cerume puó avvenire in modo agevole, senza ricorrere a pericolose e arbitrarie manovre igieniche all'interno del condotto uditivo.
Acque fredde
Le acque fredde favoriscono la formazione di esostosi, cioé di forme orali benigne costituite da una protuberanza dello stesso. Coloro che praticano nuoto a livello agonistico e i sub che fanno frequenti immersioni in acque dalle basse temperature spesso presentano una o piú esostosi sul periostio* del condotto uditivo.
Tali protuberanze ossee predispongono alla formazione di tappi di cerume.
Infatti, se all'interno di un condotto vi sono due esostosi che impediscono la normale fuoriuscita del cerume, é inevitabile che, con il passare del tempo, il cerume tenda ad addensarsi nello spazio compreso tra le due protuberanze.
I tappi di cerume si formano nell'orecchio esterno, cioé nella parte visibile formata:
- dal padiglione auricolare, una struttura di cartilagine rivestita da un sottilissimo strato di pelle;
- dal condotto uditivo esterno, un tubo rivestito da uno strato protettivo di cerume prodotto dalle ghiandole ceruminose, che ha la funzione di captare le onde sonore e convogliarle verso la membrana del timpano*.
Si accumula
La formazione dei tappi, nella maggior parte dei casi, é dovuta all'accumulo di cerume, che ristagna all'interno del condotto uditivo (vedere il riquadro qui in alto).
Il cerume é una sostanza molto simile al sebo*, ma con la differenza che:
- la sua consistenza é un po' piú spessa,
- é di colore giallastro.
Tale sostanza é prodotta dalle ghiandole ceruminose, situate lungo il condotto uditivo.
Via le impuritá
Il cerume, allo stesso modo del sebo:
- ha lo scopo di catturare le varie impuritá che si raccolgono nel condotto uditivo;
- serve a proteggere l'orecchio da qualsiasi agente esterno, come corpi estranei oppure insetti;
- ha una funzione emolliente.
La sua peculiare caratteristica di defluire naturalmente verso l'esterno gli permette di eliminare la sporcizia che inevitabilmente penetra nell'orecchio, mantenendo cosí il condotto pulito.
In base a tale caratteristica, la rimozione del cerume puó avvenire in modo agevole, senza ricorrere a pericolose e arbitrarie manovre igieniche all'interno del condotto uditivo.
Acque fredde
Le acque fredde favoriscono la formazione di esostosi, cioé di forme orali benigne costituite da una protuberanza dello stesso. Coloro che praticano nuoto a livello agonistico e i sub che fanno frequenti immersioni in acque dalle basse temperature spesso presentano una o piú esostosi sul periostio* del condotto uditivo.
Tali protuberanze ossee predispongono alla formazione di tappi di cerume.
Infatti, se all'interno di un condotto vi sono due esostosi che impediscono la normale fuoriuscita del cerume, é inevitabile che, con il passare del tempo, il cerume tenda ad addensarsi nello spazio compreso tra le due protuberanze.
Come si manifesta
Spesso passa inosservato, altre volte si fa "sentire" con lievi disturbi, come per esempio:
difficoltá nell'udire bene, sensazione di suoni ovattati, talvolta, ronzii o dolore.
Stiamo parlando del tappo di cerume che si forma nell'orecchio: si tratta di un disturbo quasi mai serio, ma che non deve assolutamente essere sottovalutato o trascurato.
E' piú frequente subito dopo l'estate in seguito ai bagni al mare o in piscina oppure puó essere una conseguenza del raffreddore.
Non appena si avverte la sensazione di chiusura dell'orecchio, é bene rivolgersi a uno specialista in otorinolaringoiatria.
Soltanto il medico, infatti, é in grado di: osservare davvero a fondo l'orecchio, verificare l'eventuale presenza di un tappo, toglierlo con facilitá senza procurare danni all'udito, che invece potrebbero essere causati da chi, imprudentemente, tenta di rimuovere il tappo da solo.
In eccesso
La presenza del cerume nell'orecchio é un elemento importante, ma quando la sua quantitá diventa eccessiva: tende a comprimersi, non riesce a defluire verso l'esterno.
A queste condizioni, é inevitabile la formazione di un tappo.
Predisposti
Ció avviene piú facilmente in persone che presentano:
- un'abbondante produzione di cerume: la formazione del cerume varia da persona a persona, cosí come é soggettiva anche quella del sudore;
- i condotti uditivi particolarmente stretti: essi possono essere piú o meno diritti, stretti o con esostosi (vedere il riquadro qui in alto). Tali caratteristiche impediscono una normale fuoriuscita del cerume;
- disturbi della parte interna del condotto, che, in caso di dermatiti, puó presentare una pelle piú spessa o gonfia e puó tendere a seccarsi, dando origine a desquamazioni.
Queste alterazioni possono costituire un ostacolo al passaggio del cerume e favorire la formazione dei tappi;
- anomalie della masticazione: in alcuni casi, la particolare conformazione della mascella puó provocare una deviazione del condotto uditivo. Questa lieve curvatura puó agevolare l'accumulo di cerume e la conseguente formazione del tappo.
SENTIRE POCO
La formazione di un tappo di cerume provoca, in genere, una riduzione della capacitá di sentire.
Si tratta di quel disturbo che in termini scientifici viene definito "ipoacusia ostruttiva".
Si verifica quando viene compromessa la trasmissione del suono, a causa di particolari alterazioni riguardanti la parte: dell'orecchio esterno, di quello medio.
La persona, dunque, per continuare a sentire, deve aumentare gli stimoli sonori e, dunque, alzare il volume della televisione e della radio e chiedere a chi le sta accanto di parlare a voce piú alta.
Questo disturbo puó portare alla sorditá solo in rarissimi casi.
Fastidio
Nella maggior parte dei casi, la presenza di un tappo all'interno del condotto uditivo non dá disturbi. Alcune volte, quando il tappo é molto grosso e chiude quasi completamente il condotto, si possono avvertire i seguenti fastidi: suoni ovattati, fischi, sensazione di pressione e di peso all'orecchio, dolore intenso, ma soltanto nei casi piú seri.
Quando il condotto é quasi completamente ostruito, si puó verificare un'ipoacusia, cioé una riduzione della capacitá uditiva che corrisponde a una perdita dell'udito (in alcuni casi, raggiunge il 30 per cento).
In genere, sono i toni bassi a non essere piú percepiti: cio' avviene in tutte le ipoacusie di tipo trasmissivo.
Colpa dell'acqua
Spesso, la perdita di udito viene scatenata: dai primi bagni al mare, da un semplice bagno nella vasca oppure da una doccia.
Infatti, l'acqua che entra nell'orecchio puó determinare un rigonfiamento improvviso del volume del tappo. Il cerume, infatti, é idroscopico, ossia assorbe acqua e, gonfiandosi, puó ostacolare il passaggio dei suoni e provocare difficoltá di udito.
In ogni caso, si tratta soltanto di una riduzione temporanea della capacitá di sentire o di un fastidio espresso attraverso la sensazione di suoni ovattati. Tale problema, peró, non degenera mai in una sorditá totale.
Talvolta, si possono avvertire fischi (rumori provocati dal disturbo e chiamati "acufeni") e, nei casi piú seri, si puó accusare: un dolore intenso, come se fosse un'otite*, un senso di pressione o di peso sul timpano.
Spesso passa inosservato, altre volte si fa "sentire" con lievi disturbi, come per esempio:
difficoltá nell'udire bene, sensazione di suoni ovattati, talvolta, ronzii o dolore.
Stiamo parlando del tappo di cerume che si forma nell'orecchio: si tratta di un disturbo quasi mai serio, ma che non deve assolutamente essere sottovalutato o trascurato.
E' piú frequente subito dopo l'estate in seguito ai bagni al mare o in piscina oppure puó essere una conseguenza del raffreddore.
Non appena si avverte la sensazione di chiusura dell'orecchio, é bene rivolgersi a uno specialista in otorinolaringoiatria.
Soltanto il medico, infatti, é in grado di: osservare davvero a fondo l'orecchio, verificare l'eventuale presenza di un tappo, toglierlo con facilitá senza procurare danni all'udito, che invece potrebbero essere causati da chi, imprudentemente, tenta di rimuovere il tappo da solo.
In eccesso
La presenza del cerume nell'orecchio é un elemento importante, ma quando la sua quantitá diventa eccessiva: tende a comprimersi, non riesce a defluire verso l'esterno.
A queste condizioni, é inevitabile la formazione di un tappo.
Predisposti
Ció avviene piú facilmente in persone che presentano:
- un'abbondante produzione di cerume: la formazione del cerume varia da persona a persona, cosí come é soggettiva anche quella del sudore;
- i condotti uditivi particolarmente stretti: essi possono essere piú o meno diritti, stretti o con esostosi (vedere il riquadro qui in alto). Tali caratteristiche impediscono una normale fuoriuscita del cerume;
- disturbi della parte interna del condotto, che, in caso di dermatiti, puó presentare una pelle piú spessa o gonfia e puó tendere a seccarsi, dando origine a desquamazioni.
Queste alterazioni possono costituire un ostacolo al passaggio del cerume e favorire la formazione dei tappi;
- anomalie della masticazione: in alcuni casi, la particolare conformazione della mascella puó provocare una deviazione del condotto uditivo. Questa lieve curvatura puó agevolare l'accumulo di cerume e la conseguente formazione del tappo.
SENTIRE POCO
La formazione di un tappo di cerume provoca, in genere, una riduzione della capacitá di sentire.
Si tratta di quel disturbo che in termini scientifici viene definito "ipoacusia ostruttiva".
Si verifica quando viene compromessa la trasmissione del suono, a causa di particolari alterazioni riguardanti la parte: dell'orecchio esterno, di quello medio.
La persona, dunque, per continuare a sentire, deve aumentare gli stimoli sonori e, dunque, alzare il volume della televisione e della radio e chiedere a chi le sta accanto di parlare a voce piú alta.
Questo disturbo puó portare alla sorditá solo in rarissimi casi.
Fastidio
Nella maggior parte dei casi, la presenza di un tappo all'interno del condotto uditivo non dá disturbi. Alcune volte, quando il tappo é molto grosso e chiude quasi completamente il condotto, si possono avvertire i seguenti fastidi: suoni ovattati, fischi, sensazione di pressione e di peso all'orecchio, dolore intenso, ma soltanto nei casi piú seri.
Quando il condotto é quasi completamente ostruito, si puó verificare un'ipoacusia, cioé una riduzione della capacitá uditiva che corrisponde a una perdita dell'udito (in alcuni casi, raggiunge il 30 per cento).
In genere, sono i toni bassi a non essere piú percepiti: cio' avviene in tutte le ipoacusie di tipo trasmissivo.
Colpa dell'acqua
Spesso, la perdita di udito viene scatenata: dai primi bagni al mare, da un semplice bagno nella vasca oppure da una doccia.
Infatti, l'acqua che entra nell'orecchio puó determinare un rigonfiamento improvviso del volume del tappo. Il cerume, infatti, é idroscopico, ossia assorbe acqua e, gonfiandosi, puó ostacolare il passaggio dei suoni e provocare difficoltá di udito.
In ogni caso, si tratta soltanto di una riduzione temporanea della capacitá di sentire o di un fastidio espresso attraverso la sensazione di suoni ovattati. Tale problema, peró, non degenera mai in una sorditá totale.
Talvolta, si possono avvertire fischi (rumori provocati dal disturbo e chiamati "acufeni") e, nei casi piú seri, si puó accusare: un dolore intenso, come se fosse un'otite*, un senso di pressione o di peso sul timpano.
Terapia
Togliere il tappo
Questi disturbi possono essere risolti attraverso la semplice rimozione del tappo di cerume, che permette l'immediata scomparsa di tutti i sintomi. E' importante, peró, che l'asportazione o l'estrazione sia effettuata da laringoiatra.Per togliere un tappo di cerume il medico si puó avvalere di una delle tre tecniche vale a dire: il lavaggio, l'estrazione a uncino, l'aspirazione.
Tutte e tre queste manovre sono completamente indolori.
Vengono eseguite dall'otorino che, guardando a occhio nudo e con l'ausilio dello specchio di Clar (vedere il riquadro in basso), interviene direttamente sull'orecchio.
Gli attrezzi del mestiere
Il medico puó verificare lo stato di salute del condotto uditivo e della membrana timpanica attraverso un controllo chiamato "otoscopia". La visi prevede l'utilizzo di speciali strumenti, come per esempio:
- lo specchio di Clar, uno strumento che il medico pone sulla fronte, sostenuto da un laccio che gira intorno alla testa. Lo specchio é di forma parabolica e ha davanti una lampadina che irradia luce in tutte le direzioni.
I suoi raggi, rimbalzando sullo specchio, vengono riflessi in un unico punto, dove, grazie alla massima concentrazione di luminositá, si ha la visione ottimale,
- l'uncino, cioé uno strumento simile a un normale uncinetto con una punta a gancio molto sottile, che serve per ancorare il tappo e per estrarlo dal condotto uditivo,
- lo speculum, uno strumento a forma di piccolo imbuto (dalle varie dimensioni), che viene inserito nel condotto uditivo per facilitare l'estrazione del tappo con l'uncino.
Il lavaggio
La tecnica piú usata per rimuovere il tappo consiste in un lavaggio che viene eseguito con un apposito strumento, chiamato "schizzettone".
Grazie a questo attrezzo, il medico puó spruzzare un po' d'acqua contro le pareti del condotto e consentire ad essa di:
- penetrare fino in fondo,
- raggiungere il tappo,
- spingerlo verso l'esterno.
Generalmente, si utilizza soltanto acqua tiepida, anche perché, se la membrana del timpano é integra, non si corre alcun rischio di infezione.
Non é necessario, pertanto, ricorrere ad alcun disinfettante.
Soltanto nel caso in cui il medico rilevi la presenza di un'infiammazione nel condotto uditivo, si puó aggiungere all'acqua un blando disinfettante.
Questa tecnica non provoca dolore e viene scelta dal medico se l'orecchio é sano, altrimenti é meglio ricorrere all'estrazione.
L'estrazione
In alcuni casi, il lavaggio viene sconsigliato perché non é possibile introdurre acqua nell'orecchio.
I liquidi inseriti con forza potrebbero, infatti, provocare dolore, soprattutto se sono in corso otiti:
- acute,
- croniche.
Nei casi di timpano perforato, invece, si cerca di evitare che l'acqua penetri nell'orecchio medio, formato dal timpano, da tre ossicini (martello, incudine, staffa) e dalla tuba di Eustachio (una sorta di condotto che si apre quando si sbadiglia o si deglutisce).
In alternativa, il medico ricorre a un'estrazione manuale del tappo, servendosi di uno strumento a forma di uncino.
Per questo piccolo intervento, é indispensabile che l'otorino abbia una mano perfettamente ferma, in modo da:
- introdurre con precisione l'uncino nell'orecchio,
- afferrare il tappo,
- estrarlo,
- evitare piccole lesioni al condotto.
L'aspirazione
Infine, é possibile aspirare il tappo per mezzo di una cannula collegata a una macchina aspiratrice. Si ricorre a questa tecnica specialmente quando:
- il cerume é molle,
- si é in presenza di fattori che non consentono l'uso dell'acqua.
Se il tappo é troppo duro o se le pareti del condotto sono troppo strette, é possibile che il medico si avvalga di composti oleosi o di farmaci, allo scopo di ammorbidirlo.
Anche l'impiego di olio di oliva oppure il ricorso a speciali gocce sono in grado di facilitare la rimozione del tappo prima del lavaggio o dell'estrazione. Una volta rimosso il tappo, non é necessario alcun trattamento o farmaco, a meno che il medico non riscontri complicazioni o eventuali malattie.
Togliere il tappo
Questi disturbi possono essere risolti attraverso la semplice rimozione del tappo di cerume, che permette l'immediata scomparsa di tutti i sintomi. E' importante, peró, che l'asportazione o l'estrazione sia effettuata da laringoiatra.Per togliere un tappo di cerume il medico si puó avvalere di una delle tre tecniche vale a dire: il lavaggio, l'estrazione a uncino, l'aspirazione.
Tutte e tre queste manovre sono completamente indolori.
Vengono eseguite dall'otorino che, guardando a occhio nudo e con l'ausilio dello specchio di Clar (vedere il riquadro in basso), interviene direttamente sull'orecchio.
Gli attrezzi del mestiere
Il medico puó verificare lo stato di salute del condotto uditivo e della membrana timpanica attraverso un controllo chiamato "otoscopia". La visi prevede l'utilizzo di speciali strumenti, come per esempio:
- lo specchio di Clar, uno strumento che il medico pone sulla fronte, sostenuto da un laccio che gira intorno alla testa. Lo specchio é di forma parabolica e ha davanti una lampadina che irradia luce in tutte le direzioni.
I suoi raggi, rimbalzando sullo specchio, vengono riflessi in un unico punto, dove, grazie alla massima concentrazione di luminositá, si ha la visione ottimale,
- l'uncino, cioé uno strumento simile a un normale uncinetto con una punta a gancio molto sottile, che serve per ancorare il tappo e per estrarlo dal condotto uditivo,
- lo speculum, uno strumento a forma di piccolo imbuto (dalle varie dimensioni), che viene inserito nel condotto uditivo per facilitare l'estrazione del tappo con l'uncino.
Il lavaggio
La tecnica piú usata per rimuovere il tappo consiste in un lavaggio che viene eseguito con un apposito strumento, chiamato "schizzettone".
Grazie a questo attrezzo, il medico puó spruzzare un po' d'acqua contro le pareti del condotto e consentire ad essa di:
- penetrare fino in fondo,
- raggiungere il tappo,
- spingerlo verso l'esterno.
Generalmente, si utilizza soltanto acqua tiepida, anche perché, se la membrana del timpano é integra, non si corre alcun rischio di infezione.
Non é necessario, pertanto, ricorrere ad alcun disinfettante.
Soltanto nel caso in cui il medico rilevi la presenza di un'infiammazione nel condotto uditivo, si puó aggiungere all'acqua un blando disinfettante.
Questa tecnica non provoca dolore e viene scelta dal medico se l'orecchio é sano, altrimenti é meglio ricorrere all'estrazione.
L'estrazione
In alcuni casi, il lavaggio viene sconsigliato perché non é possibile introdurre acqua nell'orecchio.
I liquidi inseriti con forza potrebbero, infatti, provocare dolore, soprattutto se sono in corso otiti:
- acute,
- croniche.
Nei casi di timpano perforato, invece, si cerca di evitare che l'acqua penetri nell'orecchio medio, formato dal timpano, da tre ossicini (martello, incudine, staffa) e dalla tuba di Eustachio (una sorta di condotto che si apre quando si sbadiglia o si deglutisce).
In alternativa, il medico ricorre a un'estrazione manuale del tappo, servendosi di uno strumento a forma di uncino.
Per questo piccolo intervento, é indispensabile che l'otorino abbia una mano perfettamente ferma, in modo da:
- introdurre con precisione l'uncino nell'orecchio,
- afferrare il tappo,
- estrarlo,
- evitare piccole lesioni al condotto.
L'aspirazione
Infine, é possibile aspirare il tappo per mezzo di una cannula collegata a una macchina aspiratrice. Si ricorre a questa tecnica specialmente quando:
- il cerume é molle,
- si é in presenza di fattori che non consentono l'uso dell'acqua.
Se il tappo é troppo duro o se le pareti del condotto sono troppo strette, é possibile che il medico si avvalga di composti oleosi o di farmaci, allo scopo di ammorbidirlo.
Anche l'impiego di olio di oliva oppure il ricorso a speciali gocce sono in grado di facilitare la rimozione del tappo prima del lavaggio o dell'estrazione. Una volta rimosso il tappo, non é necessario alcun trattamento o farmaco, a meno che il medico non riscontri complicazioni o eventuali malattie.
Consigli
PROTEGGERSI DAL RUMORE
Chi lavora in ambienti in cui l'inquinamento acustico é molto elevato o é esposto a rumori assordanti, in genere utilizza tappi protettivi (in cera o in gomma piuma).
Per quanto queste protezioni siano efficaci contro il rumore e, dunque, siano utili, talvolta possono facilitare la formazione di tappi di cerume.
Infatti, spesso vengono spinti nell'orecchio troppo in profonditá. E' inevitabile che ció:
- non permetta al cerume di defluire,
- lo renda sempre piú compatto.
Per evitare la formazione di ristagni di cerume, é necessario che i tappi vengano introdotti soltanto nella parte piú esterna del condotto uditivo.
Dal momento che non sono da escludere eventuali infezioni, é opportuno:
- cambiarli periodicamente (ogni 15-20 giorni);
- lavarli quotidianamente (se sono in gomma piuma);
- conservarli in una scatola chiusa.
PROTEGGERSI DAL RUMORE
Chi lavora in ambienti in cui l'inquinamento acustico é molto elevato o é esposto a rumori assordanti, in genere utilizza tappi protettivi (in cera o in gomma piuma).
Per quanto queste protezioni siano efficaci contro il rumore e, dunque, siano utili, talvolta possono facilitare la formazione di tappi di cerume.
Infatti, spesso vengono spinti nell'orecchio troppo in profonditá. E' inevitabile che ció:
- non permetta al cerume di defluire,
- lo renda sempre piú compatto.
Per evitare la formazione di ristagni di cerume, é necessario che i tappi vengano introdotti soltanto nella parte piú esterna del condotto uditivo.
Dal momento che non sono da escludere eventuali infezioni, é opportuno:
- cambiarli periodicamente (ogni 15-20 giorni);
- lavarli quotidianamente (se sono in gomma piuma);
- conservarli in una scatola chiusa.
Indirizzi
Nel caso in cui si sospetti di avere un tappo alle orecchie, é necessario rivolgersi al proprio medico curante, che suggerirá una visita specialistica.
Essa puó essere eseguita da un otorinolaringoiatra privato o presso gli ambulatori degli ospedali.
Nel caso in cui si sospetti di avere un tappo alle orecchie, é necessario rivolgersi al proprio medico curante, che suggerirá una visita specialistica.
Essa puó essere eseguita da un otorinolaringoiatra privato o presso gli ambulatori degli ospedali.
Note
Come fare da soli
Per non improvvisarsi "specialisti dell'orecchio" é opportuno seguire queste semplici regole.
I bastoncini soltanto nel padiglione
Gli specialisti consigliano di pulire il padiglione auricolare, servendosi di un asciugamano da passare sulla parte piú esterna dell'orecchio. Anche l'uso dei bastoncini con il cotone dovrebbe limitarsi alla parte esterna. Se si usano per quella interna, é opportuno non spingerli troppo nel condotto uditivo per non comprimere ulteriormente il cerume.
Evitare operazioni casalinghe
Evitare qualsiasi manovra all'interno del condotto, come lavaggi fai da-te o tentativi di autoestrazione. Infatti, non avendo la possibilitá di vedere perfettamente di quale tipo di corpo estraneo si tratta, é bene lasciare allo specialista il compito di osservare e di verificare se si tratta effettivamente di un tappo di cerume.
Attenzione ai coni di cera
Sono in vendita coni di cera che, posti sull'orecchio, vengono accesi come candele. Aspirando aria, riducono la pressione interna all'orecchio e permettono l'aspirazione del tappo. La difficoltá di chi li adopera é capire quando il tappo é stato aspirato. Il rischio é che la cera cada nel condotto uditivo e si aggiunga al tappo, peggiorando la situazione.
Come fare da soli
Per non improvvisarsi "specialisti dell'orecchio" é opportuno seguire queste semplici regole.
I bastoncini soltanto nel padiglione
Gli specialisti consigliano di pulire il padiglione auricolare, servendosi di un asciugamano da passare sulla parte piú esterna dell'orecchio. Anche l'uso dei bastoncini con il cotone dovrebbe limitarsi alla parte esterna. Se si usano per quella interna, é opportuno non spingerli troppo nel condotto uditivo per non comprimere ulteriormente il cerume.
Evitare operazioni casalinghe
Evitare qualsiasi manovra all'interno del condotto, come lavaggi fai da-te o tentativi di autoestrazione. Infatti, non avendo la possibilitá di vedere perfettamente di quale tipo di corpo estraneo si tratta, é bene lasciare allo specialista il compito di osservare e di verificare se si tratta effettivamente di un tappo di cerume.
Attenzione ai coni di cera
Sono in vendita coni di cera che, posti sull'orecchio, vengono accesi come candele. Aspirando aria, riducono la pressione interna all'orecchio e permettono l'aspirazione del tappo. La difficoltá di chi li adopera é capire quando il tappo é stato aspirato. Il rischio é che la cera cada nel condotto uditivo e si aggiunga al tappo, peggiorando la situazione.