PATOLOGIA:
Tunnel carpale

Descrizione
La sindrome del tunnel carpale puó essere curata con diversi strumenti che vanno dai farmaci antidolorifici alla chirurgia, ma in alcuni casi il disturbo sembrerebbe riservare una piacevole sorpresa, risolvendosi senza bisogno di alcun intervento. Lo hanno segnalato al recente convegno dell'American Academy of Orthopedic Surgeons, tenutosi negli Stati Uniti, alcuni ricercatori italiani, capitanati da Roberto Padua dell'Ospedale San Giacomo di Roma.

Giovani favoriti

Gli esperti hanno preso in considerazione piú di 350 individui affetti dalla sindrome del "nervo intrappolato" e hanno notato che nell'arco di un anno, in circa un terzo dei pazienti i sintomi sono migliorati senza alcun intervento particolare, se non lo sporadico ricorso a farmaci antinfiammatori per alleviare il dolore.
I ricercatori italiani hanno, inoltre, osservato che la malattia ha maggiori probabilitá di risolversi nei pazienti piú giovani. Per questi un eventuale intervento chirugico va considerato solo nel caso in cui i disturbi siano molto intensi e presenti da lungo tempo.
Ma a che cosa é dovuta la sindrome del tunnel carpale e quali sono le armi a nostra disposizione per sconfiggerla?
"Il disturbo dipende dalla compressione del nervo mediano che corre nel braccio e che consente i movimenti e la sensibilitá del pollice, dell'indice, del medio e in parte dell'anulare. Questo nervo passa, insieme ad alcuni tendini, nel tunnel carpale, un canale delimitato da ossa e da un fascia di tendini. Quando questo spazio subisce un restringimento (come puó accadere nelle persone che impegnano molto la mano e il polso in relazione alla propria attivitá lavorativa o nelle donne in menopausa in seguito ad alcune alterazioni ormonali) il nervo viene compresso e si infiamma" spiega Maurizio Tripodi della Divisione di chirurgia plastica e della mano dell'Ospedale civile di Legnano.
Come si manifesta
La sindrome, in genere, puó essere riconosciuta con una certa facilitá visti i sintomi molto caratteristici: formicolii alle dita della mano, riduzione della sensibilitá, difficoltá ad afferrare gli oggetti e dolore.
"La diagnosi della malattia viene fatta sulla base del quadro clinico e del risultato di alcuni esami, tra cui l'elettromiografia, tecnica grazie a quale si riesce a distinguere se il disturbo é causato da una sofferenza delle fibre nervose o di quelle muscolari" precisa il dottor Tripodi.

Terapia
Una volta valutato il grado di sofferenza del nervo mediano si puó iniziare a prendere in considerazione l'intervento piú adatto.
Se i sintomi derivano da un'infiammazione transitoria, dovuta per esempio all'eccessivo uso del mouse del computer, basta far riposare la mano per almeno una settimana.
Nei casi in cui, invece, i disturbi si fanno piú insistenti si puó cercare di alleviarli con farmaci antinfiammatori, in particolare il cortisone che, peró, non é in grado di risolvere il problema alla base.
"Quando, infine, l'elettromiografia indica in modo chiaro che il nervo mediano é danneggiato, si consiglia l'intervento chirurgico che, di solito, permette una guarigione completa e ha il vantaggio di poter essere eseguito in day-hospital e con una semplice anestesia locale. Una piccola incisione sul palmo della mano consente di liberare il nervo intrappolato nelle strutture circostanti" conclude Tripodi. "E grazie a questa operazione si ha quasi sempre una ripresa completa della sensibilitá e della mobilitá della mano".
Consigli
Ma é meglio non essere troppo di polso

Le persone piú a rischio di sviluppare la sindrome del tunnel carpale sono le donne in menopausa, a causa delle modificazioni ormonali che si verificano in questa fase particolare della vita.
Per motivi simili, il disturbo si puó presentare in modo transitorie anche nelle donne in gravidanza e in coloro che prendono la pillola contraccettiva.
A rischio sono anche coloro che impegnano molto la mano e il polso nel proprio lavoro, come macellai, operai che utilizzano strumenti vibranti, parrucchieri, meccanici, cassiere dei supermercati, chi usa molto il computer o guida per diverse ore al giorno e cosí via.
Per cercare di prevenire i fastidosi disturbi provocati dalla malattia si possono, tuttavia, mettere in pratica alcuni semplici accorgimenti.
- Allungare o flettere le braccia e le dita delle mani primi di iniziare a lavorare e fare intervalli frequenti per ripetere questi esercizi;
- Se possibile, alternare il tipo di attivitá per ridurre la quantitá di movimenti ripetitivi;
- Modificare o cambiare le attivitá quotidiane (compresi eventuali hobby) che causano pressione sui polsi;
- Cercare di assumere una posizione di lavoro piú salutare che, per chi a esempio lavora con il computer, consenta di affaticare meno polsi e mani;
- Ai primi sintomi, esonerare per alcuni giorni la mano da sforzi anche lievi, come spingere un carrello, sollevare un libro, portare borse.