HIV: Test in piazza a Siena per HIV e epatite C dal 12 al 14 giugno

Test in piazza, nella centrale e frequentata piazza Matteotti per 4 giorni: sono i test sulla saliva, sia per l’epatite C che per l’HIV. Sono rapidi e gratuiti, consentono una risposta in 20 minuti. Sono curati dal personale medico e infermieristico dell’azienda ospedaliera senese che si è prestato volontariamente a fare questo servizio. Questa è un’iniziativa volta anzitutto alla prevenzione, ma soprattutto all’informazione di questa necessità di sottoporsi a questi test diagnostici. Il test viene effettuato dal personale sanitario dell'UOC di Malattie Infettive del Policlinico S. Maria alle Scotte, Università di Siena. Questi gli orari: lunedì 12 dalle 15 alle 18, martedì 13 dalle 9.30 alle 12.30, dalle 15 alle 18, mercoledì 14 dalle 9.30 alle 12.30.

MARCIA PODISTICA E AREA ICAR- Seconda iniziativa è la marcia podistica "Icar Run" di martedì 13 giugno che attraverserà tutto il centro di Siena, inclusa Piazza del Campo, per portare in città l’importanza della prevenzione e della ricerca su HIV ed epatiti. Appuntamento ore 18.30 a Piazza Matteotti. In programma anche uno spazio dedicato all'ingresso della sede Congressuale presso il Centro Didattico Policlinico S. Maria alle Scotte. Un'area allestita con gazebo e punti di incontro sarà messa a disposizione di tutti i partecipanti a ICAR 2017.

RACCONTART - Torna il concorso nazionale Raccontart, che ha coinvolto negli ultimi mesi le scuole superiori per la realizzazione di opere artistiche e di sensibilizzazione, tra video, scultura e pittura, su HIV e prevenzione. I 6 finalisti verranno a Siena e saranno premiati durante la cerimonia inaugurale. In giuria anche Antonello Dose, il conduttore radiofonico de Il ruggito del coniglio, autore del libro La rivoluzione del coniglio (Mondadori), in cui ha confessato di essere sieropositivo.


Ogni anno in Italia vengono diagnosticate circa 3500 nuove infezioni da HIV. L’età media si è alzata e si aggira intorno ai 35-36 anni. In aumento le nuove diagnosi di infezione da HIV in soggetti con più di 50 anni di età.

Si apre oggi la nona edizione di ICAR (Italian Conference on AIDS and Antiviral Research), che si terrà sino al 14 giugno 2017 a Siena. Il congresso, presieduto dai professori Maurizio Zazzi (Siena), Andrea Antinori (Roma) e Andrea De Luca (Siena), si svolgerà presso l’Università degli Studi di Siena - Centro Didattico del Policlinico S. Maria alle Scotte. Attesi 1100 specialisti, tra medici e ricercatori di vari settori, coinvolti nell’assistenza e cura dell’infezione da HIV e volontari delle associazioni impegnate nella lotta contro l’AIDS. ICAR (Italian Conference on Antiviral Research) è organizzata sotto l’egida della SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, e con il patrocinio di tutte le maggiori società scientifiche di area infettivologica e virologica.

"I temi trattati - spiega il Prof. De Luca, Responsabile delle Attività Cliniche ed Assistenziali dell'Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive Universitarie presso l'Azienda Ospedaliera Universitaria Senese - riguardano principalmente la clinica dell’HIV, quindi la descrizione di quello che sta avvenendo a livello epidemiologico in Italia, quali sono le nuove infezioni, come vanno i nuovi trattamenti con i nuovi farmaci antiretrovirali, quali sono gli effetti collaterali delle terapie, come meglio gestirli, come ottimizzare il mantenimento in terapia delle persone".

INFEZIONI IN AUMENTO - Ogni anno in Italia vengono diagnosticate circa 3500 nuove infezioni da HIV. Le infezioni oggi sono trasmesse quasi esclusivamente per via sessuale, sia eterosessuale che omosessuale. L’età media si aggira intorno ai 35-36 anni, quindi si è alzata rispetto a chi contraeva l’infezione qualche anno fa. Oggi si registra un incremento di nuove diagnosi di infezione da HIV in soggetti con più di 50 anni di età, che rappresentano circa il 20% delle nuove diagnosi nei centri clinici ed appartengono ad entrambi i sessi. Di queste un importante appunto: in un caso su due la malattia è stata riscontrata in una fase molto avanzata. Per quanto riguarda gli uomini che fanno sesso con uomini, si è passati da 120 casi a 190 nell'ultimo quinquennio.

"Sono quattro le categorie principalmente interessate - aggiunge il Prof. De Luca - i giovani omosessuali, i quali purtroppo spesso hanno abbassato la guardia causando un nuovo aumento di queste infezioni. C’è poi tutta la popolazione eterosessuale, di età più e meno giovane: se i primi infatti rappresentano una categoria ampiamente coinvolta, dati recenti mostrano anche che 1 su 5 delle nuove infezioni coinvolge soggetti che hanno superato i 50 anni e sono persone che non percepiscono il rischio di contagio da HIV e anche per questo giungono a una diagnosi tardiva con tutte le conseguenze del caso".

Fonte: Studio Diessecom